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…”sporcarsi le mani” – Milano 2017

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Dicono che per gustare un piatto, nella maniera più perfetta possibile, si debba lasciarlo riposare.

Dicono che per gustare un’emozione, il valore di un’esperienza, si debba lasciarla decantare… e io l’ho fatto.

Lo studio L’acchiappasogni in questi giorni è rimasto chiuso: sono rientrata oggi da Milano, dove ho partecipato al workshop con Laura Zanoni; A Napoli, forse, dove vivo io, questo nome non è particolarmente noto, ed è per questo che voglio descrivere ciò che ho vissuto. 

I workshop di questo tipo servono per formarsi, certo, per perfezionare e approfondire, la tecnica, la professione, l’abilità fotografica. Il valore “pratico” è indubbio, e la specificità di ciò che di volta in volta acquisisco da questi grandi professionisti (Laura, Prisca, Damiano…) ha un valore più che notevole per la sua applicazione a ciò che faccio io: fotografia di bambini, neonati e famiglie. Ok, perfetto. Ma questo è solo una piccola, piccolissima parte di un tutto..

Io credo che la vita sia fatta di incontri. Credo che nulla sia casuale, credo che dietro ogni “personaggio” ci sia una persona, e che nessuna tecnica o lato pratico abbiano veramente valore se non si accostano al lato umano.

La Laura Zanoni fotografa la conoscono forse tutti, i clienti la cercano, i colleghi la ammirano. Ma io vorrei parlare, (se posso, Laura, perdonami se mi prendo questa “confidenza”), della Laura Zanoni “persona”. Laura è calda, materna, dolce, delicata, professionale, seria, instancabile, attenta… e soprattutto Laura è grata!

Il suo discorso è iniziato così: “Io faccio il mestiere più bello del mondo, e mi sento profondamente onorata di essere chiamata a fermare nel tempo i momenti più importanti della vita delle persone, perchè attraverso me potranno ricostruire la loro storia…” . Commozione. Non la nostra (non solo). La sua. Sentita, vera, dopo neppure 5 minuti dall’inizio.

Laura non ha iniziato dicendo “io sono, io faccio, io produco”, ha iniziato con “io sono grata”, che è ciò che io mi ripeto ogni giorno quando qualcuno mi chiede delle foto del suo bambino, della sua attesa, della sua famiglia al completo… In quel “Io sono grata” Laura diceva “grazie” per ogni cliente che varca la porta del suo studio, per ogni sorriso, dentino, capitombolo, rotolino, espressione… Esattamente come lei, Io sono grata per ciò che questo lavoro mi ha permesso e mi permette ogni giorno di vivere: L’amore.

… dopo questo momento iniziale, Laura ci ha “passato” il suo mestiere, con foga, vitalità, ardore, senza riserve, senza timore di “star formando dei potenziali concorrenti”.

Ha sorriso insieme a noi, ha ascoltato le nostre opinioni, si è messa in gioco, e nella pausa pranzo, dopo quasi 5 ore di parlare ininterrotto, mentre noi mangiavamo, lei montava set, tirava su pannelli, spostava lampade e oggetti di scena, con un umiltà disarmante, senza timore di “sporcarsi le mani”.

Ecco.

Sporcarsi le mani per me è l’unico modo possibile di vivere, vivere appieno le cose, entrarci dentro, farsi travolgere, dare tutto e prendere tutto, sentire l’altro, empatizzare, condividere l’esperienza. Questo nel programma del workshop non c’era eppure è il ricordo più bello che mi porto a casa. Assieme a un abbraccio fortissimo che ho ricevuto da lei, e a parole che non dimenticherò. 

Io credo che la vita sia fatta di incontri. Credo che nulla sia casuale… Sono certa che ci rincontreremo, Laura. Intanto, con una grande carica ritornerò in studio domani, e riprenderò in mano il lavoro, con le mani un pò più sporche e il cuore un pò più pulito… Milano è stata un’esperienza meravigliosa…

 

Daniela 

 

 

ps. Un grazie di cuore anche alla splendida Valentina per la simpatia e il suo fondamentale aiuto, e a Liliana per tutta l’organizzazione dell’evento. 

 

 

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